
Valle Maira, trekking alle cascate più alte d’Italia
Meta della giornata: Col de la Gypière (2929m), Valle Maira
Località di partenza: Rifugio Campo Base, Chiappera (1650m)
Tappe: Lago Niera, (2300m) – Cascate di Stroppia
Ascesa/distanza complessiva: 1378m/19Km
Difficoltà: EE – escursionisti esperti
Durata: 6.5 ore

Sei pronto per un’escursione davvero unica?
Oggi vi portiamo in una delle nostre valli preferite, la Valle Maira!
Situata nelle Alpi Cozie del Piemonte, la Valle Maira è un luogo incantevole che ci affascina per la sua bellezza naturale e il suo fascino autentico. Solcata dall’omologo fiume, la Valle Maira si distingue per i suoi paesaggi incontaminati, le valli selvagge, i pascoli verdi e i pittoreschi villaggi in pietra.
Qui è possibile immergersi nella natura selvaggia e godere di una pace e di una serenità che sembrano lontane dal caos della vita moderna.
Il nostro punto di partenza di oggi è la graziosa cittadina di Cuneo. Sveglia presto e via, in direzione di Dronero. Da qui parte la Valle Maira. La strada diventa più tortuosa e in circa un’ora raggiungiamo la località di Chiappera, che fa parte del comune di Acceglio.
Lasciamo la macchina in prossimità del rifugio Campo Base e messi gli scarponcini da trekking attacchiamo il sentiero S18 dedicato a Dino Icardi, un’alpinista scomparso nel 1988.
Le Cascate di Stroppia e il lago Niera

La prima tappa della giornata è il Lago Niera, 2300 metri. Si tratta di uno specchio d’acqua naturale da cui origina il salto d’acqua più alto d’Italia: le Cascate di Stroppia!
Con un dislivello di ben 500 metri, le cascate riescono a impressionare chiunque venga da queste parti. Noi ti consigliamo però di organizzare questa escursione nel mese di Giugno in quanto con l’arrivo dell’estate la portata d’acqua diminuisce fino a farle scomparire!
Prima di partire è quindi utile dare un colpo di telefono al Rifugio Campo Base per conoscere lo stato della cascata. La prima parte del sentiero S18 è sicuramente molto semplice e adatta a tutti. Fin da subito le cascate sono ben visibili ed è subito un bello spettacolo Per salire seguiamo le indicazioni per il Rifugio Stroppia (un bivacco ben attrezzato) e i segni giallo/azzurri disegnati lungo il percorso.
Tra larici, pietraie e passerelle in legno il sentiero diventa sempre più ripido, ma ben presto si avvicina al salto della cascata e la fatica sembra quasi non farsi sentire. L’unico tratto un po’ più complicato è un crinale roccioso bagnato dall’acqua che scende a valle.
Qui il sentiero può essere scivoloso se non si hanno scarpe adatte, ma prestando molta attenzione si riesce a superare agilmente questo segmento. Segue un tratto un po’ esposto ma molto semplice da percorrere. Non è il caso di preoccuparsi ma è fondamentale far capire soprattutto ai più piccoli come devono comportarsi in questi passaggi di alta montagna.

Poco dopo si raggiunge il bivacco Stroppia e da qui la vista sull’alta Valle Maira è davvero meravigliosa. Di fronte a noi si può ammirare Rocca Castello e tutto l’anfiteatro montuoso che chiude la Valle Maira. Con un po’ di fortuna si possono anche osservare alcuni falchi che nidificano tra gli anfratti delle pareti rocciose circostanti.
Vicino al bivacco una passerella in pietra e legno permette di superare il salto superiore della cascata di Stroppia. In questo punto fermarsi per scattare foto e fare qualche video è obbligatorio!
Il suono della cascata è fragoroso e gli spruzzi ci rinfrescano dopo la salita.
Da qui raggiungere il lago Niera che sovrasta la cascata è molto semplice e veloce. Al lago ci fermiamo qualche minuto per goderci il panorama e mangiare un po’ di cioccolata prima di ripartire alla volta della nostra meta.

Col de la Gypière o Colle di Gippiera
Se i primi 650 metri per raggiungere il lago sono piuttosto ripidi, gli altri 650 sono più spalmati in un lungo tratto di strada. Da qui infatti il sentiero Dino Icardi prosegue su un lungo pianoro erboso, il Vallonasso di Stroppia.
Qui il paesaggio cambia completamente rispetto al precedente e ci troviamo circondati da cime rocciose aguzze davvero maestose.
Per raggiungere il colle della Gippiera il sentiero S18 prosegue dritto per circa 2,5Km. Raggiunta una bellissima parete rocciosa che fa da spartiacque tra Italia e Francia, piega poi verso destra fino a raggiungere il Lago naturale del Vallonasso e il vicino bivacco Barenghi.

Dal lago al colle di Gippiera il sentiero si inerpica su un terreno franoso per gli ultimi 100 metri di dislivello positivo della giornata. Siamo arrivati a quota 2929 metri e ti assicuriamo che ne vale la pena.
Alle nostre spalle infatti ammiriamo il lago ancora semi ghiacciato del Vallonasso, il bivacco azzurro e tutta la lunga vallata da cui siamo saliti.
Di fronte si apre invece il territorio francese in un’ampia conca in cui spicca a in basso un bellissimo lago a forma di cuore, il lago dei Nove colori. In questo periodo dell’anno noi lo vediamo ancora in parte ghiacciato ma lo scenario da qui ci toglie il fiato.

Per il ritorno abbiamo percorso la stessa via dell’andata. Per noi la discesa è forse più impegnativa della salita e consigliamo sempre di utilizzare le bacchette per sforzare meno sulle ginocchia.
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Se sei arrivato/a a leggere fin qui ti ringraziamo e ti auguriamo una buona escursione, speriamo che la montagna riesca a sorprenderti come fa sempre con noi.
A presto!


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