
Esterel – itinerario MTB sulle colline di Théoule
La Costa Azzurra è famosa per il mare, le spiagge ampie e le calette. Oggi però vogliamo portarvi a fare un giro in bici tra le colline di Théoule. È un itinerario da fare preferibilmente in primavera o dopo fine Agosto, quando le temperature non sono eccessive.
Ci troviamo nel cuore del Parco Naturale dell’Esterel, al confine tra le Alpi Marittime e la regione del Var. Questo parco è molto affascinante in quanto mantiene il suo aspetto naturalistico sia lungo la costa, con le sue calette nascoste tra le scogliere di roccia rossa, sia nell’entroterra, dove le colline sono ricoperte dalla macchia mediterranea.
Il Parco dell’Esterel è fantastico per gli amanti della bicicletta: la mattina presto si possono fare diversi chilometri in mountain bike e si può concludere la giornata facendo un tuffo nel suo mare meraviglioso, ricco di pesci e di stelle marine rosse.

Le mete della giornata sono il colle di Théoule e il santuario di Notre Dame d’Afrique. In quest’ultimo luogo sorge una statua della Madonna alta 12 metri. Questa scultura, ideata da Fortuné Evangelisti, si ispira all’originale che si trova ad Algeri, nella Basilica di San Eugenio. Lo sguardo della Madonna è rivolto al mare in modo da simboleggiare il legame tra le due coste separate dal Mediterraneo. Il memoriale è stato consacrato nel 2000, ma la sua costruzione è iniziata dieci anni prima. Lungo tutto il muretto che circonda la Madonna sono presenti delle targhe con i nomi di coloro che hanno voluto esprimere la loro appartenenza alla terra natale, l’Africa.
Volendo, per raggiungere il santuario, si può salire con la macchina percorrendo la strada Chemin du Sanglier e parcheggiare dopo aver superato un po’ di tornanti. Ma che gusto ci sarebbe nel raggiungere la meta senza un briciolo di fatica e divertimento? Peraltro noi ci siamo portati le bici da Torino quindi bisogna assolutamente testarle sui sentieri sterrati dell’Esterel!

Un’altra particolarità degna di nota in questa zona è il Palais Bulles, ovvero il Palazzo delle Bolle. Si tratta di un complesso abitabile di circa 1.500 persone progettato secondo lo stile futurista degli anni ‘70 dall’architetto ungherese Antti Lovag. La caratteristica di questo palazzo è la totale assenza di angoli retti. L’idea è quella di ricreare delle caverne primitive che appaiono come rifugi armonici di forma circolare. Lovag, infatti, è un grande sostenitore dell’architettura organica e ritiene che gli angoli e gli spigoli rappresentino una costrizione innaturale ideata dall’uomo per motivi di praticità tecniche ed economiche. All’interno di questa struttura di 1.200 mq tutto appare con forme rotonde e sinuose, dall’architettura all’arredamento.
Il Palais Bulles è stato riconosciuto dal Ministero della Cultura Francese come monumento storico. Attualmente l’edificio appartiene allo stilista francese Pierre Cardin e viene utilizzato per ospitare eventi, conferenze e sfilate di moda.
15 km tra le colline dell'Esterel

Si parte dalla strada DFCI des Mineurs, nei pressi del porticciolo de la Rague di Mandelieu-la-Napoule. Qui abbiamo parcheggiato la macchina e finalmente ci siamo messi in sella alle nostre bici. In questo primo tratto la strada è asfaltata anche se con parecchie buche. Ad un certo punto vi ritroverete a sinistra un sentiero con una sbarra che vieta l’accesso alle auto. In corrispondenza con questo bivio c’è un cartello con le indicazioni per Piste de la Cadière, Piste des Mineurs e Piste du Pont Sarrazin. Seguite queste indicazioni e, poco dopo, raggiungerete un’altra biforcazione: prendete il sentiero a sinistra, quello in salita.
Dovrete affrontare quattro tornanti abbastanza ripidi su ghiaia. Le ruote slittano abbastanza, quindi cercate di non demordere e non fermatevi assolutamente per nessun motivo, ripartire in questo tratto sarebbe un’impresa ardua. In cima, dopo un breve rettilineo, c’è un grande spiazzo dove il sentiero si congiunge alla Piste de la Californie. Qui potete riprendere fiato godendo di una bella vista sul mare e sulle colline del parco naturale.
Proseguite sulla stessa via seguendo le indicazioni per il Col des Monges (234 m). Arrivati all’indicazione per Rocher des Monges noi abbiamo parcheggiato le bici e siamo saliti a piedi tra gli alberi fino alla rocca. Dalla cima lo spettacolo è assicurato! Il panorama spazia su tutta la costa fino a Cannes. Sono visibili i porti di Figueirette a sud, di La Rague e di La Napoule a nord. Guardando verso l’entroterra invece, Esterel mostra tutte le sue verdeggianti colline e le sue rocce di arenaria color ocra.
Tornati a riprendere le bici ci siamo diretti verso Col des Monges prima e verso Col de Théoule dopo.


Per arrivare al santuario Notre Dame d’Afrique abbiamo poi preso la DFCI des Saoumes. Quest’ultimo tratto è di nuovo abbastanza ripido, il sole iniziava a scaldare la terra e abbiamo iniziato a sentire la fatica. Stringendo i denti siamo riusciti ad arrivare all’imponente statua, qui ci siamo seduti un po’ di tempo all’ombra e abbiamo scattato alcune foto.

Per poter chiudere l’anello e tornare nuovamente lungo mare occorre proseguire lungo la DFCI des Saoumes fino alla fine del sentiero.
A questo punto la strada diventa asfaltata e si gira a sinistra in direzione di discesa. Si percorre tutto il Chemin du Sanglier fino a raggiungere la strada costiera Boulevard de la Corniche d’Or. Si svolta a sinistra e si segue la strada, che diventa Avenue de Lérins, in direzione di Théoule. In questo tratto occorre fare particolare attenzione alle auto, perché si tratta di una strada molto trafficata.
Non resta quindi che ritornare al porto di La Rague e recuperare la macchina dove l’avevamo lasciata.
Volendo si possono affittare anche delle bici nei pressi del porto di Théoule sur Mer. Da SoBike potrete affittare o delle bici elettriche o, come le chiamano loro, delle bici musculaires. Sono molto belle ma il noleggio giornaliero non è molto economico.
Non ci resta che augurarvi una buona gita nel parco dell’Esterel e se volete maggiori informazioni scriveteci nei commenti!

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