
Ronda, la città sul baratro
Dopo aver costeggiato la costa andalusa passando per Gibilterra e Malaga ci siamo diretti nell’entroterra per visitare alcuni borghi molto caratteristici, Setenil de las Bodegas e Ronda.
Oggi vogliamo concentrarci sulla suggestiva Ronda, una cittadina spaccata in due da un baratro profondo 160 metri. Sul fondo del famoso “Tajo” scorre il fiume Guadalevín ed è proprio dal basso che il paesaggio acquista un’atmosfera magica.
Puente Nuevo
Le due sponde del canyon sono collegate da un possente ponte che fu costruito tra il 1751 e il 1793. Il suo nome, Puente Nuevo, è dovuto al fatto che è stato costruito dopo il tragico crollo del primo ponte costruito nel 1735. Durante questo episodio morirono 50 persone e per questo motivo fu deciso di creare un’opera architettonica più robusta e perfezionata in ogni dettaglio. Grazie a questo ambizioso progetto si riesce a passare dalla parte vecchia alla parte nuova della città.
Il Ponte Nuovo è stato il ponte più alto al mondo fino al 1839, anno in cui fu inaugurato in Francia il Pont de la Caille nei pressi di Annecy.

Instagram point
Il luogo migliore per fotografare il panorama sul Ponte Nuovo è il Mirador del Viento. Per raggiungerlo è possibile scendere a piedi da un percorso pedonale in pietra che parte da Plaza de María Auxiliadora. In alternativa, nelle giornate più calde, è possibile scendere in macchina percorrendo Carretera de los Molinos fino ad un piazzale. Da qui sono sufficienti pochi metri a piedi per raggiungere il bellissimo paesaggio.


Plaza de Toros
Un’altra tappa da non perdere passeggiando per le strade di Ronda è la Plaza de Toros. Si tratta infatti dell’arena più antica di Spagna famosa sia per la corrida sia per la sua formidabile scuola di equitazione. Se volete visitare questo tempio della corrida e avere maggiori informazioni potete visitare il sito della Plaza de Toros.
All’ingresso dell’arena un possente toro domina la scena sfidando con lo sguardo tutti i passanti. Quindi fate attenzione e non vestitevi di rosso!
Se avete avuto l’audacia di superare il toro gigante avrete sicuramente il coraggio di affacciarvi, poco più in là, sul baratro di Ronda. Da questo punto panoramico si riesce ad ammirare la profondità della gola, il Puente Nuevo e tutta la pianura che si estende a perdita d’occhio.



Tributo ai Viajeros Romanticos
Superato il Ponte Nuovo potete decidere se dirigervi verso Plaza de María Auxiliadora prendendo Calle Tenorio oppure dirigervi verso La Casa del Rey Moro imboccando Calle Cuesta de Santo Domingo.
Ma prima di proseguire, fermatevi un attimo a fare una foto davanti al tributo ai Viaggiatori Romantici che hanno visitato Ronda a partire dal 1800. Essi erano intellettuali del Romanticismo provenienti da diversi paesi europei alla ricerca di un luogo in cui uomo e natura fossero interconnessi. Questi viaggiatori avevano così individuato Ronda quale tappa obbligatoria per tutti i viajeros romanticos in quanto possedeva e possiede ancora oggi “…tutto quanto può attrarre la curiosità del viaggiatore temerario” (Antoine de Latour, 1848).
Sembra di essere tornati in un certo senso indietro nel tempo. Infatti queste idee non sono molto lontane dal pensiero attuale che vorrebbe l’uomo più rispettoso dell’ambiente che lo circonda. E questa idea ci fa sentire subito anche noi dei Viaggiatori Romantici.

La Casa del Rey Moro
La Casa del Rey Moro fu costruita dai Mori nel 14° secolo. Al suo interno è possibile rilassarsi nei suoi giardini ma anche scendere di 60 metri nella gola per raggiungere una pedana da cui si riesce a godere di una bella vista. Questa miniera d’acqua aveva lo scopo di rifornire la popolazione del prezioso liquido in caso di assedio. Per raggiungere il fondo bisogna scendere ben 236 gradini scolpiti nella roccia, ma non preoccupatevi perché si scende all’interno di una galleria al riparo dal cocente sole andaluso. Se poi pensate che questo percorso veniva fatto in passato dagli schiavi cristiani per recuperare l’acqua… direi che la nostra avventura è solo una piacevole passeggiata.
Superata La Casa del Rey Moro si arriva al Puente Viejo di Ronda. Si tratta di un ponte pedonale costruito nel 1616 da cui è possibile ammirare il canyon.


Baños Arabes
Altra tappa da non perdere a Ronda sono i bagni arabi in Calle Molino de Alarcón, nel distretto di San Miguel. Siamo nella parte più antica della città ma qui il tempo sembra aver appena scalfito queste strutture. Infatti, anche se i bagni arabi di Ronda sono stati costruiti verso la fine del 13° secolo il loro sistema idraulico e la caldaia sono ancora praticamente inalterati.
Al contrario dei romani, che utilizzavano le terme solo come luogo di svago e per rilassarsi, per i Mori questi locali avevano un significato religioso. I Baños Arabes, costruiti di fianco la moschea, permettevano infatti agli uomini di purificare il proprio corpo prima di andare a pregare e purificare quindi la propria anima.

Per concludere al meglio la giornata in una delle città più caratteristiche dell’Andalusia non possono mancare le tapas. Per gustarle potete passare la serata in Plaza del Socorro. Al centro della piazza la statua di Ercole si erge tra due leoni in una fontana mentre tutto intorno diversi localini preparano i tavoli per accogliere i clienti.

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