
Punta Aquila, escursione a due passi da Torino
Meta della giornata: Punta Aquila, 2115m.
Località di partenza: Alpe Colombino, Giaveno (1266m).
Tappe: Ex Rifugio Mitt (1830m).
Dislivello complessivo: 891 m
Difficoltà: E – escursionistico
Durata: 2.5 ore


La cima di cui vi parliamo oggi ha un sapore dolcissimo per Enea perché è la quarta volta che tenta di raggiungerla. Il vento forte e la nebbia hanno fin’ora ostacolato il raggiungimento dell’obiettivo, ma oggi vi portiamo a vedere uno dei panorami più belli delle nostre montagne.
Punta Aquila divide la Val Sangone e la Val Chisone e fa parte del Parco Naturale dell’Orsiera Rocciavrè. Da tempo questo luogo è frequentato dagli appassionati di sci ed escursionisti. Qui incominciò nel 1898 la pratica dello scialpinismo italiano e un secolo dopo fu costruito un impianto di risalita che rimase attivo fino ai primi anni ’90.
Questo impianto venne chiuso nel 1994 a causa delle sempre più scarse nevicate e oggi si possono vedere solo i vecchi piloni della funivia.
Se ti interessa approfondire la storia delle piste dell’Aquila di Giaveno clicca sulla foto storica.
Raggiungere la vetta non è semplicissimo visto il dislivello complessivo di quasi 900 metri, ma il sentiero è largo e la salita costante si sviluppa in soli 4.5 km. Per raggiungere la croce è necessario superare un ultimo tratto un po’ esposto ma la fatica è senza dubbio ripagata.
Davanti a noi si apre uno degli scenari più belli delle montagne piemontesi. A sud svetta fiero il Monviso, una sagoma indistinguibile! A est si può ammirare la pianura torinese mentre verso nord la vista corre fino al Gran Paradiso e al Monte Rosa.
Salita a Punta Aquila
Il punto di partenza dell’escursione a Punta Aquila è il piazzale dell’Alpe Colombino (1266m). Immaginiamo subito di fare un salto indietro nel tempo, quando qui era affollato da sciatori pronti a prendere la funivia per raggiungere Punta Aquila. Clicca qui per impostare il navigatore
Superato lo storico ristorante Aquila attacchiamo il sentiero che parte subito con una pendenza piuttosto marcata. D’altronde stiamo percorrendo una vecchia pista da sci!
Essendo inizio Marzo, fin da subito abbiamo incontrato neve e ghiaccio. Oggi non abbiamo portato con noi le ciaspole ma solo i ramponcini, che ci sono tornati molto utili per non scivolare e fare meno fatica. Un altro consiglio per questa escursione è quello di riempiere le borracce a valle, anche al ristorante Aquila, perché non incontrerete fontane lungo il percorso.
Durante la salita ci fermiamo ogni tanto ad ammirare la Val Sangone e dopo un’ora e mezza raggiungiamo una prima tappa intermedia, il Rifugio Mitt (1830m). Si tratta di un vecchio bar del comprensorio sciistico, una tappa sicura per chi voleva rilassarsi.
E così anche noi decidiamo di fermarci per recuperare le forze e prendere un po’ di sole.

Già da qui la vista è affascinante, riconosciamo infatti una montagna appuntita alta 3538m: il Rocciamelone. Che ricordi ci tornano in mente ripensando all’anello di 23Km percorsi per raggiungerlo!
Ma questa è un’altra storia che se siete curiosi potete scoprire cliccando QUI.

Riprendiamo il sentiero che dopo pochi minuti si apre mostrandoci un’ampia conca. Da qui scorgiamo in alto a sinistra la Cappella della Madonna della Pace e il Bivacco III Alpini. Decidiamo di prendere il sentiero più diretto alla Punta Aquila, un percorso che si sviluppa sulla cresta a destra della conca. In questo tratto, essendoci più neve sarebbero tornate utili le ciaspole, ma passo dopo passo raggiungiamo la vetta.
Già da questo punto riusciamo ad ammirare la sagoma del Monviso e tutte le Alpi Cozie, ma la meta è a soli due passi. Sulla destra la cresta si assottiglia e questo è l’unico punto del sentiero in cui è necessario prestare un po’ di attenzione. Sono necessari solo pochi metri di sentiero esposto per raggiungere la croce di Punta Aquila, finalmente Enea ha raggiunto uno dei suoi obiettivi!
Grazie alla giornata limpida riusciamo ad ammirare l’intero arco alpino e noi ci sentiamo estremamente fortunati di poter assistere a questo spettacolo della natura.

Dopo aver scattato un bel numero di foto scendiamo verso la Cappella della Madonna della Pace. Da qui si potrebbe proseguire verso una seconda cima interessante, Punta di Gianna, percorrendo la cresta in direzione sud-est.
In passato l’abbiamo raggiunta salendo dalla Val Chisone: si lascia l’auto alla borgata di Grandubbione (1044m) e si sale passando da Colle del Besso (1466m). Questo percorso è più lungo e con un dislivello complessivo di circa 1000 metri ma si sale immersi nel bosco, in un contesto naturale totalmente differente.
Per il ritorno abbiamo percorso la stessa strada dell’andata.
Ti abbiamo convinto a tentare la salita a Punta Aquila? Se vuoi ulteriori informazioni puoi scriverci nei commenti o attraverso la nostra pagina di Instagram.
Speriamo che anche tu possa provare l’emozione di salire a Punta Aquila, ti aspettiamo per la prossima escursione!
Potrebbe anche piacerti

Parco del Gran Paradiso – Colle Rosset (3025 m)
6 Giugno 2020
L’anello del Rocciamelone: 23Km tra paesaggi mozzafiato
16 Agosto 2020