Massa Marittima
Italia

Massa Marittima, il “capolavoro della Maremma Toscana”

Quest’anno abbiamo dovuto a rinunciare a molti viaggi a causa del Covid-19 e quindi abbiamo deciso di trascorrere la nostra settimana di ferie estive nella casa dei miei nonni in Toscana. Qui ho avuto l’occasione di mostrare ad Enea alcuni luoghi della mia infanzia, come l’Abbazia di San Galgano. Un altro luogo a cui sono molto legata è Massa Marittima, perché la visitavo più o meno tutte le estati. Dovete sapere che io, mia sorella e mio padre siamo chiari di carnagione, quindi tutti gli anni, puntualmente, al primo giorno di spiaggia diventavamo rosso-aragosta. Perciò il giorno seguente decidevamo sempre di organizzare qualche gita nell’entroterra, per evitare di esporci di nuovo al sole (nonostante mettessimo sempre la protezione 50!). Una delle mete che non potevano mancare era questo borgo.

Massa Marittima

Sebbene il nome faccia pensare ad una località di mare, Massa Marittima è un borgo circondato dalle Colline Metallifere, a 380 m di altezza sul mare.

La città è suddivisa in tre quartieri o, meglio, Terzieri: Città Vecchia, Città Nuova e Borgo. La prima si sviluppa attorno a Piazza Garibaldi, su cui si affacciano i principali edifici risalenti al medioevo. La Città Nuova invece si trova nella parte più alta, dove si trova la Fortezza Senese con la Torre del Candeliere. Nella parte più bassa della città invece si trova il Borgo, in corrispondenza dell’antica palazzina della Zecca. Negli anni si sono conservate ben sette Porte della città: quattro nella parte vecchia e tre in quella nuova.

Dopo aver parcheggiato, siamo entrati da Porta al Salnitro e dopo pochi passi ci siamo ritrovati in Piazza Garibaldi. La sua insolita forma a stella la rende sicuramente diversa da qualsiasi altra piazza. Qui si affacciano gli edifici più importanti della città: la Cattedrale di San Cerbone, il Palazzo del Podestà, il Palazzo Comunale e le Fonti Pubbliche.

La Cattedrale di San Cerbone

La Cattedrale sovrasta la piazza dall’alto della sua ripida scalinata. La sua costruzione risale ai primi anni del XI secolo, ma ha subìto nel tempo diverse ristrutturazioni e ampliamenti, diventando un notevole esempio di architettura romanico-gotica.

Risale al XI secolo ed è un notevole esempio di architettura romanico-gotica. Tra gli artisti che hanno contribuito alla sua realizzazione ci sono: Giovanni Pisano, Goro di Gregorio, Segna di Bonaventura e Duccio di Buoninsegna. La facciata è in stile pisano del XI-XII secolo e presenta un architrave con un bassorilievo raffigurante alcune scene della vita di San Cerbone, vescovo di Vetulonia e patrono di Massa Marittima.

All’interno,  due file di colonne in travertino separano le tre navate. Qui si possono ammirare dipinti e sculture degni di un museo. Un esempio è l’Arca di San Cerbone di Goro di Gregorio (1324), considerato un capolavoro della scultura gotica italiana. Altra opera da citare è la Fonte Battesimale in travertino di Giroldo da Como (1267). Lungo le pareti si possono ammirare anche numerose opere pittoriche, come la Maestà della scuola senese di Duccio di Buoninsegna (1316).

Le Fonti dell’Abbondanza

Usciti dalla Cattedrale, proprio di fronte ai gradoni, ci troviamo davanti le Fonti dell’Abbondanza. Qui in epoca medievale si trovavano le uniche fonti pubbliche di acqua all’interno della cinta muraria. Ora questo luogo non ha più la stessa funzione, ma ciò che lo rende speciale è il celebre affresco ritrovato nel corso dei restauri compiuti nel 1999. Datato tra il 1265 e il 1335, “L’albero della fecondità” aveva la funzione di augurio e prosperità.

Osservando bene l’affresco si nota che la rigogliosa pianta dipinta presenta dei frutti decisamente inconsueti: dei peni in erezione. Sotto l’albero, numerose donne sono impegnate nella raccolta di questi frutti, alcune addirittura se ne contendono uno prendendosi per i capelli.

Fonte dell'abbondanza, Massa Marittima

La Torre del Candeliere

Da Piazza Garibaldi, abbiamo preso Via Moncini, salendo fino all’imponente Porta alle Silici, che segna il confine con la Città Nuova, risalente al XIII secolo. Qui sorge la massiccia Torre del Candeliere, alta 24 metri, costruita nel 1228 per affermare l’autorità di Massa Marittima, da poco divenuta Libero Comune. Si chiama “del Candeliere” a causa dell’usanza di mantenere sempre acceso un fuoco in cima all’edificio, facendolo sembrare una candela.

Vi consigliamo di salire in cima alla Torre perché è uno splendido punto panoramico. Inoltre, da lassù, passando attraverso l’Arco Senese è possibile accedere alle mura della Fortezza. 

Quest’ultima fu infatti costruita successivamente rispetto alla Torre e con essa venne edificato anche il ponte-arco di collegamento, in modo da aumentare la protezione della città.

torre del candeliere

Noi abbiamo unito questa gita, partendo da Follonica, alla visita dell’Abbazia di San Galgano: il luogo dove si nasconde la vera spada nella roccia! 

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