
Gubbio, la città medievale scolpita nel calcare
Soprannominata “la città grigia”, Gubbio si distingue per i suoi imponenti edifici interamente costruiti con blocchi di calcare. Questo suo aspetto medievale risale al periodo delle Signorie, quando la città apparteneva alle famiglie Montefeltro e Della Rovere. Da allora il tempo sembra essersi fermato, infatti i vicoli e le scalinate collegano i diversi livelli della città come nel 1300 e il modo migliore per percorrerli è rimasto quello di godersi una bella passeggiata.
Gubbio è stata una delle nostre prime tappe del nostro on the road in Umbria e ci è piaciuta moltissimo. Scopriamola insieme!
Parte bassa di Gubbio
Il nostro itinerario pedonale inizia dal parcheggio libero situato vicino all’Anfiteatro Romano di Gubbio. Il sito è visitabile e ne vale sicuramente la pena visto l’ottimo stato di conservazione. Nel I sec. a.C. la città era chiamata Iguvium ed era talmente popolata che fu costruito un teatro in grado di ospitare più di 7.000 spettatori.


Seconda tappa nella parte bassa della città è l’imponente chiesa di San Francesco. In questo punto esatto della città un tempo abitava la famiglia Spadalonga. Essi erano degli amici di Francesco che gli offrirono ospitalità quando il giovane fuggì dalla casa del padre per cambiare stile di vita. La Chiesa fu poi costruita nella seconda metà del XIII secolo, con una navata centrale e due laterali imponenti ma allo stesso tempo umili.

Superata piazza 40 Martiri arriviamo alle Logge dei Tiratori, un lungo edificio eretto nel 1326 come ospedale dalla confraternita di Santa Maria. Il nome delle logge invece è dovuto all’arte del “tirare” i panni per asciugare la stoffa.
Alle spalle del vecchio ospedale si apre secondo noi una delle viste più belle di Gubbio. Ci troviamo nel viale che porta alla Chiesa di San Giovanni e da qui possiamo ammirare dal basso i bellissimi edifici calcarei di Gubbio in contrasto con il verdeggiante monte Ingino.


Palazzo del Bergello
In via Baldassini, esattamente sotto le imponenti mura del Palazzo dei Consoli, svoltiamo poi a sinistra fino a raggiungere il ponte di via dei Consoli. Girando a destra raggiungiamo il palazzo del Bargello, dove il capo della polizia (il bargello) aveva la residenza.
Costruito nel 1300, il palazzo è molto apprezzato per la sua architettura gotica ed è dotato di un particolare molto curioso che fa sorridere. Lateralmente alla grande porta d’ingresso è infatti presente un’apertura posizionata poco più in alto rispetto alla strada: “la porta del morto”. Si tratta di una caratteristica architettonica medievale molto utilizzata nelle Marche e nel Lazio. Tale porta era perennemente chiusa e veniva aperta solo per far passare la bara del defunto.
Di fronte al palazzo del Bargello sorge poi la fontana omonima soprannominata la “fontana dei matti”. Si dice infatti che se uno straniero compie tre giri di corsa attorno alla fontana, mentre altre persone lo bagnano, acquista il titolo onorifico di “Matto d’Agobbio”. Dato che questa antica tradizione vale tutt’oggi potete provare anche voi a diventare matti onorari di Gubbio!

Il cuore di Gubbio
Proseguendo in salita per via dei Consoli si arriva nella magnifica Piazza Grande di Gubbio. Qui oltre ad ammirare i palazzi calcarei più importanti della città dovete assolutamente fermarvi a fare una partita a scacchi davanti all’Hotel Relais Ducale. Perché? Beh, perché qui hanno girato molte scene della fiction televisiva “Don Matteo”, il prete più famoso della televisione italiana. In particolare, davanti all’ingresso dell’hotel troverete la mitica bicicletta guidata da Terence Hill e il tavolo in cui Don Matteo sfida a scacchi il simpatico maresciallo interpretato da Nino Frassica.
Il Palazzo dei Consoli è un vero capolavoro architettonico ed è impossibile non rimanerne affascinati. Alto 60 metri, l’edificio domina tutta Gubbio dall’alto e pare voler sfoggiare tutta la potenza che questa città aveva nel XIV secolo. Oltre alla sua bellezza architettonica il Palazzo dei Consoli vanta anche un importante primato storico: fu infatti il primo edificio italiano ad avere l’acqua corrente con tubature e servizi igienici!
Oggi le sue stanze ospitano il Museo Civico di Gubbio, una pinacoteca e una collezione di ceramiche.



Dopo aver ammirato a lungo la Piazza ci dirigiamo verso il Duomo di Gubbio svoltando a sinistra in via Ducale. Qui passiamo vicino alla grande Botte dei Canonici, da qualche anno visitabile. Si tratta di una botte del Cinquecento che era in grado di contenere più di 20.000 litri di vino all’anno! Noi abitiamo vicino alle Langhe, terra di ottimi vini come il Barolo, ma una botte così non l’avevamo mai vista!
Proseguendo in via Ducale arriviamo al bellissimo Duomo di Gubbio, conosciuto anche come Basilica dei Santi Mariano e Giacomo Martiri. Quando entrerete nella cattedrale siamo sicuri che resterete letteralmente a bocca aperta. Il nostro sguardo è stato subito catturato dai dieci archi trasversali che sostengono il tetto, uno stile gotico alquanto particolare. Lungo le pareti della singola navata si possono poi ammirare storiche opere d’arte di Virgilio Nucci e altri pittori eugubini. Una vera opera d’arte.



Basilica di Sant'Ubaldo
La giornata a Gubbio però non termina qui, perché un luogo da non perdere è sicuramente la Basilica di Sant’Ubaldo in cima al ripido monte Ingino. Per arrivarci conviene sicuramente prendere l’antica funivia a due posti che parte al fondo di via XX Settembre, il proseguimento di Via dei Consoli. Questa funivia fu inaugurata durante l’ottavo centenario della morte di Sant’Ubaldo, per permettere a tutti di raggiungere il santuario.
Dalle strette celle della funivia potrete ammirare un paesaggio splendido su tutta la città e sul magnifico bosco che ricopre questo tratto dell’Appennino Umbro-Marchigiano. Al ritorno invece potete scendere dal percorso pedonale che porta direttamente in centro a Gubbio. Mentre lo percorrete pensate che in questa strada in salita viene svolta ogni anno l’ultimo tratto della famosa corsa dei Ceri. Il 15 Maggio infatti tutta la popolazione di Gubbio si riunisce per glorificare Sant’Ubaldo il cui corpo è custodito nella Basilica all’interno di un’urna in bronzo.

Per terminare la giornata vi consigliamo di cenare nel ristorante “Taverna del lupo”, un locale storico che propone ottimi piatti locali.
Noi purtroppo non siamo mai andati a Gubbio nel periodo natalizio, ma pensiamo di tornarci assolutamente per vedere il famoso albero di Natale più grande del mondo. In questo periodo dell’anno, più di 500 luci illuminano tutto il monte Ingino creando un albero alto ben 700 metri. Un effetto scenico meraviglioso da non perdere!
Se ti è piaciuto l’articolo e lo hai trovato utile per organizzare la tua giornata a Gubbio puoi condividerlo con i tuoi amici cliccando su una delle icone social qui sotto. La nostra speranza è che possa ispirare e aiutare tanti viaggiatori!
Potrebbe anche piacerti

Il golfo di Baratti: tra i resti etruschi e il mare cristallino
3 Ottobre 2020
Un weekend nelle Langhe pedalando tra borghi e cantine
21 Giugno 2020