
Due giorni nella Valle di Viñales, Cuba
La Valle di Viñales è stata la prima tappa del nostro incredibile on the road di Cuba. Ancora non lo sapevamo, ma da lì a poco sarebbe iniziata una vera e propria avventura. Un viaggio con la “V” maiuscola nel tempo e nello spazio.
Siamo arrivati a Cuba con un volo diretto della Neos partito da Milano Malpensa. Appena usciti dall’aeroporto dell’Havana abbiamo ritirato la macchina che ci avrebbe portato in giro per Cuba i 12 giorni successivi e via, destinazione Viñales!
La Valle di Viñales è un luogo molto tranquillo, un ottimo posto dove ambientarsi appena arrivati a Cuba. Qui la vita scorre lentamente nel caldo umido delle giornate e le persone che ci vivono sono incredibilmente accoglienti.
Siamo arrivati nella cittadina di Viñales nel tardo pomeriggio e prima che calasse la notte abbiamo fatto conoscenza con Yurien e la moglie, i proprietari della nostra prima casa particular. Qui come nel resto di Cuba le persone sono molto disponibili e tra un succo di frutta e una tisana ci hanno subito consigliato un sacco di cose da vedere. (al fondo dell’articolo vi lasciamo i recapiti della casa in cui abbiamo soggiornato).
Non che non fossimo preparati, avevamo già fatto i compiti a casa e con la macchina ci sentivamo indipendenti! Abbiamo deciso però di seguire i consigli di Yurien e di lascare che fosse lui ad organizzarci la giornata seguente. Non potevamo fare scelta migliore!
Giorno 1 nella Valle di Viñales
La prima mattina a Cuba ci siamo svegliati con una vista davvero mozzafiato. Dal terrazzo della Casa Particular abbiamo visto uno dei paesaggi più belli della vacanza. La luce soffusa dell’alba illuminava infatti l’incredibile vegetazione della vallata fino all’enorme mogote che la delimitava. I mogotes sono delle particolari formazioni rocciose tipiche della Valle di Viñales. Non lontano dal centro del paese c’è un punto panoramico molto famoso da cui ammirarli dall’alto, ma ve ne parleremo più avanti nell’articolo.
Dopo aver mangiato la buonissima colazione che ci hanno offerto in terrazza, abbiamo conosciuto la nostra guida della giornata, Domingo. Con lui abbiamo scoperto che il modo migliore per visitare le piantagioni di tabacco e godersi il panorama è in sella a un cavallo. Infatti, per raggiungere le piantagioni meno turistiche è necessario addentrarsi nella vegetazione verdeggiante della Valle di Viñales, percorrendo sentieri di terra rossa fattibili solo a cavallo (costo 25€ a testa).
Qui a Cuba i cavalli sono ancora il mezzo di trasporto più utilizzato, anche sulle strade asfaltate. Sembra di essere tornati indietro nel tempo, in un luogo dove si vive semplicemente in contatto con la natura e gli animali.
Domingo ci ha spiegato che il colore rosso del terreno della zona è dovuto ad un’alta concentrazione di ferro. Motivo per cui il territorio è molto fertile e ottimo per le piantagioni di tabacco.

In sella ai nostri cavalli “semiautomatici”, Ricky e Moro, ci siamo inoltrati in una particolare vallata di Viñales, la Valle del Palmarito. Qui si nasconde una grotta molto particolare scavata in un mogote dall’acqua che penetra nelle spaccature del terreno. Qui bisogna assolutamente portarsi il costume, perché nel buio della cavità si nasconde una vera piscina naturale!
All’interno della Cueva del Palmarito si può entrare solo con una guida locale (200Cup, poco più di 1€) che illumina il percorso con la sua torcia. Al suo interno ci si può fermare ad ammirare le formazioni calcaree che la abbelliscono ma noi non vedevamo l’ora di farci un bel bagno fresco. La piscina naturale è larga 5 metri e si estende nel buio per circa 30 metri!
Vista l’oscurità totale un po’ di timore può venire ma quando ci ricapita di fare il bagno in una grotta a Viñales?


La seconda tappa dell’escursione a cavallo è una vera piantagione di tabacco. Diciamo vera perché quelle lungo la strada sono più delle attrazioni turistiche. Qui invece le persone lavorano veramente le foglie di tabacco nella loro quotidianità. Sotto una capanna ci hanno così spiegato come vengono prodotte la varie tipologie di sigari partendo da diverse foglie di tabacco dal profumo inebriante.
Al termine della dimostrazione ci hanno offerto un sigaro montecristo consigliandoci di fumarlo secondo lo stile di Che Guevara. Il Comandante, che soffriva di asma, era solito infatti fumare i sigari imbevendo l’estremità da mettere in bocca con del miele. Un vero tocco di classe!
Qui alla piantagione del tabacco ci hanno portato anche un ottimo pranzo a base di carne di maiale, riso e fagioli neri, platano fritto, mojito e succo di mango. Dei sapori davvero incredibili che ci ricorderemo a lungo.

Rientrati alla Casa Particular abbiamo deciso di fare benzina per non avere brutte sorprese il giorno dopo. Come ci si aspettava l’unico benzinaio di nella Valle di Viñales non aveva Gasolina. Ci siamo diretti così a Pinar del Rio fiduciosi di trovarla e curiosi di vedere il centro abitato più grande della zona.
Pinar del Rio è una città piuttosto caotica: le vecchie macchine che la percorrono bruciano benzina nell’aria, i motorini sbucano dalle vie incuranti delle persone e i cavalli trainano le carrozze a bordo strada.
Dopo aver girato almeno tre benzinai abbiamo trovato la gasolina especial al benzinaio Cupet America, vi lasciamo le coordinate e la mappa perché noi le avremmo volute (22.411833,-83.699953).
Per non farci mancare nulla qui a Pinar del Rio abbiamo forato una ruota con dei pezzi di metallo degli zoccoli dei cavalli. Dovete sapere che le macchine affittate a Cuba sono completamente assicurate meno le ruote. Quindi se si forano o se ve le rubano dovete pagare di tasca propria. Riparare la ruota dal Ponchero, il gommista, ci è costato circa 50€ e appena abbiamo sistemato la macchina siamo scappati da Pinar del Rio per ritrovare la pace di Viñales.
La sera abbiamo cenato alla casa particular e poi siamo usciti per fare due passi nella cittadina. Intorno alle 22 la piazza centrale si riempie di gente e i ritmi cubani invitano i ragazzi a ballare. Noi abbiamo preso una buona piña colada al 3J Bar Tapas. Qui il cocktail viene servito insieme ad una bottiglia di rum in modo che tu possa aggiungere più “vitamina R” a piacimento!
Giorno 2, Viñales e dintorni
Iniziamo la giornata raggiungendo il punto panoramico sui mogotes. Si trova nei pressi dell’hotel Los Jasmines e da qui si può ammirare la Valle de Viñales in tutto il suo splendore. Dormire nella casa particular è stata un’esperienza davvero bella, quindi noi sceglieremmo sempre di dormire lì… ma dobbiamo ammettere che la vista da questo albergo merita davvero tanto!
Dopo qualche foto, ripartiamo per visitare una delle attrazioni più famose di Viñales: il Mural de la Prehistoria, aperto dalle 8.30 alle 18.30. (costo 120 Cup a testa, meno di 1€)
Questo murale è famoso per essere il più grande dipinto a cielo aperto al mondo. Lungo ben 120 metri colora una delle pareti del Mogote Pita, che si trova ad appena 4 km da Viñales. La realizzazione del murales è iniziata nel 1961 e ci sono voluti ben quattro anni per completarlo.
Il dipinto vuole simboleggiare il processo evolutivo della vita sulla terra, per questo si distinguono animali preistorici, conchiglie e due persone.

Su consiglio della signora della casa particular, ci rechiamo in una destinazione inusuale ma molto adrenalinica: il Canopy Tour El Fortin, aperto dalle 9 alle 17. Per una cifra spaventosamente bassa (circa 200 Cup, poco più di 1 euro) affrontiamo un percorso di 4 zip line, sempre più alte e sempre più lunghe, sospese nella foresta. Sorvolare la Valle de Los Ingenios da questa prospettiva è un’esperienza indescrivibile.
Sicuramente resterà uno dei ricordi più belli della vacanza.
Ci stiamo progressivamente spostando sempre più ad ovest rispetto la Valle di Viñales per raggiungere l’ultima tappa che visiteremo in quest’area: la Cueva de Santo Tomas (600 Cup a testa, circa 3,50€). Si tratta della grotta più grande di Cuba e la seconda più grande del Centro-Sud America. Muniti di Casco e torcia, ci addentriamo nella caverna e insieme a una guida percorriamo uno dei 46 km di lunghezza della grotta. La guida ci mette subito in guardia sul fatto che la caverna è abitata da serpenti, pipistrelli e grossi ragni, ma siamo ancora inebriati dall’esperienza al Canopy e nulla ci spaventa. La Cueva de Santo Tomas è un dedalo di stradine che improvvisamente si aprono formando enormi atri. Dal soffitto pendono imponenti stalattiti, sulle quali scorre lentamente l’acqua che le crea.
Oltre agli animali velenosi già citati, tra queste pareti umide vive anche una rana di terra. Non è semplicissimo avvistarla perché si nasconde sotto le pietre ma ne abbiamo trovata una veramente enorme in una fessura del terreno.


Dopo questa lunga giornata, ricca di emozioni, lasciamo la Valle di Viñales per raggiungere la prossima casa particular nel paese di Santa Lucia. Ci troviamo sulla costa nord dell’isola di Cuba e questa cittadina veramente povera è la base perfetta per rilassarsi su una delle spiagge più belle di Cuba: Cayo Jutias.
La strada per raggiungere questo posto è probabilmente la più brutta percorsa qui a Cuba. A tratti sterrata e letteralmente cosparsa di buche ci ha rallentato parecchio. Per fortuna siamo partiti con largo anticipo perché ci abbiamo impiegato circa due ore e mezza. Da Viñales partono in giornata dei tour in taxi per Cayo Jutias ma vedendo la strada noi sconsigliamo questa soluzione. Il tempo per rilassarsi in spiaggia sarebbe troppo poco e si tornerebbe a Viñales alquanto frullati.
Arrivati a Santa Lucia abbiamo scaricato velocemente le valigie alla Casa Particular perché impazienti di vedere la spiaggia caraibica. Abbiamo raggiunto così Cayo Jutias in poco più di 15 minuti per un bagno veloce al tramonto e abbiamo scoperto che dalla spiaggia partono dei tour la mattina intorno alle ore 10, ma questa è un’altra storia!
Ve ne parleremo sicuramente nel prossimo articolo sul nostro on the road di Cuba.
A presto!
Ah, quasi dimenticavamo, se passate da queste parti non perdetevi le buonissime aragoste che vi prepareranno nella casa particular in cui soggiornate!
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