
DL Rilancio: misure per il turismo
Il 13 maggio è stato approvato il DL Rilancio che dovrebbe rilanciare l’economia del paese dopo i mesi bui causati dal COVID-19.
All’interno del Titolo VIII del Decreto Legge sono state inserite le misure per il turismo e la cultura. In particolare, nell’articolo 183 viene descritta la “Tax credit vacanze”, ovvero le agevolazioni economiche per chi è intenzionato a prenotare le sue vacanze in Italia.
Il testo prevede poi diverse agevolazioni per il sostegno delle imprese turistiche:
- abolizione del versamento della prima rata dell’IMU per gli stabilimenti balneari (marittimi, lacunari e fluviali) e per i possessori degli immobili classificati nella categoria catastale D/2 (agriturismi, villaggi turistici, campeggi ecc.);
- disposizione di un fondo per la valorizzazione e l’acquisto di immobili destinati all’attività turistica;
- approvazione di contributi per agenzie di viaggio e tour operator.
“Tutti i settori hanno sofferto duramente in questa crisi – ha dichiarato il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini – ma il turismo è quello che ha pagato maggiormente le conseguenze dell’epidemia. Il DL Rilancio prevede interventi per sostenere le imprese: dai crediti di imposta per gli affitti; all’esenzione dell’Imu per gli alberghi, agriturismi, campeggi e le altre imprese ricettive; ai contributi a favore delle aziende con grandi perdite di fatturato; agli interventi a fondo perduto per agenzie di viaggio e tour operator; ai fondi per salvaguardare il brand italiano; sino al rafforzamento delle indennità per i lavoratori stagionali e degli ammortizzatori sociali, così come i significativi contributi per la sanificazione e l’adeguamento delle strutture alle prescrizioni sanitarie. Senza scordare la promozione turistica, che avrà fondi destinati al turismo interno a partire dal bonus vacanze, che da solo vale circa 2,4 miliardi di euro, e alle tante semplificazioni come quella per i tavolini di bar e ristoranti che incentiveranno i consumi all’esterno per una ripresa più sicura”
Chi ha diritto della Tax credit vacanze
Queste agevolazioni hanno una validità dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 per il pagamento dei servizi offerti dalle imprese turistiche in territorio nazionale, inclusi gli agriturismi e i B&B in possesso dei titoli per l’esercizio dell’attività turistico ricettiva.
Tale provvedimento è riconosciuto per i nuclei familiari con ISEE in corso di validità non superiore a 40.000 euro. Chiaramente il credito può essere richiesto da un solo componente della famiglia e il suo valore corrisponde a:
- 150 euro per nuclei familiari composti da una persona;
- 300 euro per nuclei familiari composti da due persone;
- 500 euro per nuclei familiari composti da 3 persone.
Come vengono riconosciuti i crediti
Le condizioni necessarie per poter usufruire del valore della “Tax credit vacanze”, pena la sua decadenza, sono:
- Le spese devono essere sostenute in un’unica soluzione per godere dei servizi offerti dall’impresa turistica o dal singolo agriturismo/ B&B.
- Bisogna interfacciarsi direttamente con la struttura erogatrice del servizio, senza l’intervento o l’intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici diversi da agenzie di viaggio e tour operator. Questo significa che non bisogna prenotare le strutture tramite quei siti che molto spesso utilizziamo quando si prenotano le vacanze “fai da te”;
- Il pagamento deve essere documentato da fattura elettronica o con un documento in cui viene indicato il codice fiscale del soggetto che beneficia del credito.
Modalità di applicazione del credito
Questo credito è fruibile nella misura dell’80% sotto forma di sconto applicato dalla struttura sul corrispettivo dovuto, e del 20% sotto forma di detrazione fiscale in sede di dichiarazione dei redditi (di chi ha richiesto il credito).
Il comma 5 dell’art.183 recita che tale sconto “è rimborsato al fornitore dei servizi sotto forma di credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, con facoltà di successive cessioni a terzi, anche diversi dai propri fornitori di beni e servizi, nonché ad istituti di credito o intermediari finanziari”.
Questo significa che le strutture ricettive potranno cedere il credito ai propri fornitori, a privati, agli istituti di credito o intermediari finanziari. A breve dovrebbe essere predisposta una piattaforma per farne richiesta.
Facciamo un esempio pratico
Se prenoto una struttura turistica in Italia per la mia famiglia (di 3 componenti) al costo di 1000€ dovrei fruire di uno sconto pari all’80% di 500€, ovvero 400€. I restanti 100€ corrispondenti al 20% del massimale mi verranno restituiti in fase di dichiarazione dei redditi, quindi dopo aver compilato il modello 730.
Di conseguenza la mia vacanza ha un costo immediato di 600€, mentre i restanti 100€ li recupererò in un secondo momento.

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